Legarsi alla Natura

Omaggio a Maria Lai

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Legarsi alla Natura è un percorso creativo ispirato all’ opera “Legarsi alla montagna" realizzata da Maria Lai nel 1981.
L’opera esprime la necessità degli uomini di essere uniti fra loro e uniti alla natura.
Non si tratta di una visione semplicistica o di buonismo. In questo lavoro si coniugano due elementi che caratterizzano tutte le opere relazionali di Maria Lai, la profonda dimensione filosofica del pensiero e quella istintiva, densa di affetti e umanità.

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Fotografia di Irene Perego

A Maria Lai era stata chiesta la realizzazione di un monumento ai caduti di Ulassai, paese d’origine dell’artista.
Dopo lunghe discussioni, “la cocciuta capretta”, così si descriveva Maria Lai, riuscì a far approvare un progetto che, invece di commemorare i morti e la guerra, coinvolgesse in modo attivo le energie vitali degli abitanti del paese.
Si trattava di una proposta innovativa, prima nel suo genere, che inizialmente fu sottovalutata e non compresa dalla critica artistica.
Il processo di coinvolgimento della comunità fu lungo e travagliato e durò un anno e mezzo.
L’artista trovò in una leggenda popolare locale tramandata nel tempo e conosciuta da tutti, una fonte d’ispirazione ma soprattutto un elemento simbolico identitario di appartenenza al territorio, in cui le persone potessero riconoscersi.
La leggenda narra di una bambina che si era salvata dal crollo della grotta in cui si era riparata durante un temporale. Avendo visto un nastro celeste che volava nel cielo trasportato dal vento, decise di rincorrerlo per afferrarlo, poco prima che la grotta franasse. Il nastro l’aveva salvata.
Restituendo la portata simbolica di questa storia, l’artista coinvolse donne, uomini, bambini, giovani e anziani di Ulassai per legare casa per casa, porta per porta, balcone per balcone, tutto il paese con un nastro di stoffa azzurra lungo 27 km. Maria Lai racconta: "Lasciai a ciascuno la libertà di legarsi al proprio vicino. E così dove non c’era amicizia il nastro passava teso e dritto nel rispetto delle parti, dove l’amicizia c’era invece si faceva un nodo simbolico. Dove c’era un legame d’amore veniva fatto un fiocco e al nastro legati anche dei pani tipici detti su pintau”.

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Il nastro infine fu annodato alla vetta che sovrasta Ulassai, completando l’opera di legare il paese alla montagna. Guardate video realizzato da Tonino Casula
L’opera fu realizzata senza contributi Comunali e lo stanziamento previsto per il Monumento ai Caduti fu destinato, per volontà dell’artista, al restauro dell’antico lavatoio pubblico.

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I nastri celesti sono stati anche per i bambini del Bau una fonte di gioco e d’ispirazione.
Tesi da un albero all’altro nel parco hanno disegnato spazi, tracciato mappe e collegamenti, hanno creato nuovi legami nel gruppo e con la natura circostante.
Maria Lai diceva:
“Giocavo con grande serietà e a un certo punto qualcuno i miei giochi li ha chiamati arte”.
È nato così il gioco "Legarsi alla natura", gioco che noi chiamiamo arte.

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Per saperne di più visitate il sito dell’artista : La Stazione dell'Arte il Museo di Maria Lai a Ulassai.